Corsa alle prenotazioni per i voli per l’estate, brutte notizie per i viaggiatori: spese in aumento, salgono i costi di una compagnia.
Si avvicinano sempre di più le vacanze estive, il momento per tutti, finalmente, di partire. Non manca molto alle agognate ferie e tutti noi ci stiamo organizzando per partire verso le nostre mete preferite. Con il consueto assalto ai voli aerei.
L’interconnessione globale, ormai, ci permette di raggiungere praticamente qualsiasi luogo nel mondo. Spesso e volentieri, a costi contenuti, grazie alle tratte proposte dalle compagnie low cost. In più, il traffico dei passeggeri sui voli è ormai tornato, dopo un paio di stagioni di assestamento, sui livelli pre pandemia, anzi, probabilmente si è addirittura incrementato. La voglia di viaggiare ora è più forte che mai.
Dunque, tramite siti specializzati e agenzie di viaggio, siamo tutti alla ricerca delle migliori offerte e delle migliori combinazioni per partire per un viaggio indimenticabile. Ma per i viaggiatori aerei incalliti ci sono brutte notizie, quest’anno. Ci saranno dei rincari imprevisti per quanto concerne i voli di una delle compagnie low cost più gettonate.
Ryanair, quest’anno i biglietti costano di più: il motivo dell’aumento dei prezzi
A essere interessato dall’aumento dei prezzi sulle proprie tratte, sarà soprattutto la Ryanair. Una compagnia che invece di solito si contraddistingue per offerte stracciate, anche nei periodi dove i flussi turistici in giro per l’Europa sono al massimo.
C’è un motivo specifico per tutto questo ed è il ritardo di Boeing nella consegna dei nuovi aerei. La cosa, come spiegato dall’amministratore delegato della compagnia, Michael O’Leary, “ridurrà la capacità di offrire posti a bordo”. Erano attesi 57 Boeing per il mese di marzo, ne arriveranno soltanto 40 o 45 in estate. In più, c’è un altro tipo di problema. Ci sono guai anche con i motori Pratt & Whitney sugli Airbus A320, che costringono alcuni velivoli a rimanere a terra.
Nello specifico, il costo dei biglietti potrebbe subire un aumento tra il 5 e il 10 per cento. Da parte della Boeing, intanto, che si sta prendendo più tempo per la consegna dei nuovi velivoli per ottemperare alle richieste pervenute in tema di sicurezza a seguito dell’incidente dell’Alaska Airlines di gennaio, al quale si staccò in volo un portellone d’emergenza, sono arrivate le scuse ufficiali e l’impegno a provvedere quanto prima.
