Si può ottenere un vantaggioso Bonus fino al 70% per l’acquisto di condizionatori. Vediamo a chi spetta e come si richiede.
L’estate è, ormai, vicina e per mettersi al riparo dall’afa bisogna iniziare a pensare a delle soluzioni per rendere più confortevoli le nostre abitazioni.
Ottime notizie, è possibile usufruire del Bonus condizionatori, grazie al quale si può accedere a una vantaggiosissima detrazione IRPEF per le spese di installazione o di sostituzione degli impianti di climatizzazione.
L’agevolazione, tuttavia, può essere richiesta solo se vengono effettuati determinati interventi edilizi sull’immobile. Vediamo, dunque, quali sono i requisiti per non perdere i vantaggi economici.
Bonus condizionatori con sconti fino al 70%: a chi spetta e quali requisiti bisogna possedere?
Il Bonus condizionatori è una misura che viene riconosciuta, sotto forma di detrazione IRPEF, a coloro che intendono installare per la prima volta oppure sostituire condizionatori.
Il Bonus può essere richiesto da tutti i detentori dell’immobile, dunque, non solo dai proprietari ma anche dai conduttori, comodatari, titolari di diritti reali e dalle imprese.
La percentuale di sconto che si può ottenere va dal 50 % al 70% e non è necessario eseguire lavori di ristrutturazione presso l’abitazione. L’entità del vantaggio economico, tuttavia, dipende da vari elementi, come la tipologia di impianto che viene installato e le sue caratteristiche (in particolare, se contribuisce all’efficientamento economico dell’immobile).
Nel dettaglio spetta una detrazione del:
- 50% per l’acquisto e l’installazione di nuovi impianti, inseriti in un progetto di ristrutturazione edilizia o di manutenzione straordinaria senza ristrutturazione;
- 65% per l’installazione di un impianto a pompa di calore ad alta efficienza;
- 70% per chi effettua lavori di ristrutturazione tramite il Superbonus.
Si possono detrarre le spese sostenute per i climatizzatori a basso consumo energetico, i deumidificatori d’aria e le termopompe o pompe di calore.
Per accedere al beneficio bisogna indicare le spese sostenute nella Dichiarazione dei Redditi (tramite Modello 730 o Modello Redditi PF), ma non è necessaria la presentazione dell’ISEE. Le spese, inoltre, devono essere state effettuate tramite mezzi tracciabili.
L’Agenzia delle Entrate ha specificato che non è necessario ristrutturare la casa, ma devono, tuttavia, essere compiuti lavori di manutenzione straordinaria, ossia di miglioramento dell’efficienza energetica.
Segnaliamo, infine, che oltre al rimborso IRPEF è possibile ottenere anche uno sconto sull’IVA. Quest’ultima agevolazione è accessibile quando vengono effettuati interventi edilizi su immobili residenziali con manutenzione ordinaria o straordinaria. In tali ipotesi, i contribuenti possono ottenere l’applicazione dell’IVA agevolata al 10% anziché quella ordinaria al 22%.
Per fruire di tale beneficio, è obbligatorio che le spese siano state correttamente fatturate.