La Legge 104 rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il sostegno alle persone con disabilità e ai loro familiari. Ci sono nuove agevolazioni.
Grazie a questa normativa, chi presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale che comporta difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa può accedere a una serie di benefici e agevolazioni mirati a migliorare la qualità della vita.
Secondo l’articolo 3, comma 3 della Legge 104, è definito disabile grave colui che presenta una condizione di minorazione tale da generare significative difficoltà nell’apprendimento, nella relazione con gli altri e nell’integrazione lavorativa. Queste patologie possono essere sia stabili sia progressive e comprendono un ampio spettro di condizioni invalidanti.
Un aspetto cruciale per l’accesso ai benefici previsti dalla legge è la valutazione multidimensionale effettuata dalla Commissione medica. Non esiste infatti un elenco preciso delle patologie che danno diritto all’accesso alle agevolazioni; ciò che conta è il grado di gravità della disabilità o dell’invalidità, espresso in percentuale dopo accurati accertamenti medici. Questa percentuale sarà poi determinante per definire quali benefici saranno accessibili al soggetto in questione.
Legge 104, nuove agevolazioni
A seconda del grado di gravità riconosciuto dalla Commissione medica, i soggetti possono accedere a diversi livelli di supporto.
Peresempio, con una percentuale del 46%, si ha diritto all’iscrizione nelle liste per il collocamento mirato; superando il 74%, si può ottenere l’assegno di invalidità; mentre con il riconoscimento del 100% si accede alla pensione e all’eventuale indennità di accompagnamento.
Le malattie considerate idonee al riconoscimento dei benefici previsti dalla legge sono quelle che provocano una riduzione della capacità lavorativa superiore al 75%, determinano un’invalidità permanente (anche se non totale) o causano menomazioni progressive o stabili.
Tra queste troviamo malattie dell’apparato cardiocircolatorio come le miocardiopatie; malattie dell’apparato locomotore come le distrofie muscolari; patologie dell’apparato visivo e uditivo; malattie respiratorie come la fibrosi cistica; affezioni dell’apparato digerente come la cirrosi epatica; disturbi endocrini quali il diabetes mellito; problemi relativi all’apparato urinario come l’insufficienza renale cronica; malattie oncologiche tra cui le neoplasie varie; disturbi neurologici come la sclerosi multipla e patologie psichiatriche tra cui il disturbo bipolare.
Pur non essendoci un elenco esaustivo delle patologie ammesse ai benefici della Legge 104/1992, è chiaro che questa normativa copre un vasto campo delle possibili condizioni invalidanti.
La valutazione personalizzata effettuata dalle commissioni mediche garantisce che ogni caso venga analizzato con attenzione per fornire sostegno adeguato alle necessità individuali dei soggetti affetti da disabilità grave.