Sosta in doppia fila, non possono più multarti: ecco in quale caso puoi evitare la contravvenzione

Spesso capita, mentre si è alla guida di una vettura, di sostare in seconda fila, rimanendo all’interno del veicolo, magari anche con il motore acceso. Si rischia la multa?

Un argomento discusso ha riguardato la possibilità che il conducente, autore della condotta appena descritta, venga sanzionato dai vigili urbani per violazione del Codice della Strada.

Rischi sosta doppia
Sosta in doppia fila, rischi (RollerCoasterRevolution.eu)

Al riguardo si è pronunciata la Suprema Corte di Cassazione, che ha fornito alcuni chiarimenti in materia e ha risposto all’interrogativo inerente alla legittimità della sanzione irrogata. Vediamo nel dettaglio cosa ha stabilito la Corte Suprema.

Non possono multarti se sei in doppia fila con..

Iniziamo subito col dire che l’art. 158 del Codice della strada vieta di parcheggiare in seconda fila. La norma in particolare prevede multe da 41 a 169 euro per le auto, ma anche moto e motorini sono soggetti a questo divieto, con sanzioni che variano da 24 a 98 euro.

Tuttavia, non verrà comminata alcuna sanzione se una moto o un motorino in seconda fila blocca solo un altro veicolo a due ruote; le multe si applicano solo se viene ostacolata un’auto.

Multa doppia fila
Multa doppia fila (RollerCoasterRevolution.eu)

Oltre alla sanzione amministrativa per violazione del Codice della Strada, impedire l’uscita di un veicolo parcheggiato potrebbe anche configurare il reato di violenza privata di cui all’art. 610 del c.p., anche qualora l’impedimento duri per un breve periodo.

Infatti, secondo l’orientamento della Corte di Cassazione, il soggetto che non riesce a uscire dal proprio posto auto magari dopo aver atteso a lungo o aver chiamato la polizia o il carro attrezzi può sporgere querela.

La Cassazione ha chiarito che commette un reato chi con il proprio veicolo impedisce il passaggio a un altro veicolo. Tuttavia il reo potrà essere assolto per «particolare tenuità del fatto» ai sensi dell’art. 131 bis del c.p.. È invece consentito alla persona offesa chiedere l’eventuale risarcimento del danno subito.

La situazione però è differente con riferimento al caso citato in apertura ovvero quello di un veicolo fermo in seconda fila, ma con il conducente all’interno e motore acceso.