La caduta dei capelli è un fenomeno che interessa molti, spesso fonte di preoccupazione non solo per l’aspetto estetico ma anche per ciò che potrebbe indicare riguardo la nostra salute.
In questo articolo, esploreremo le cause principali della perdita dei capelli e quando questa diventa motivo di allarme.
Il ciclo vitale del capello
Per comprendere il fenomeno della caduta dei capelli, è fondamentale partire dal ciclo vitale del capello stesso. Questo ciclo si compone di tre fasi: anagen (crescita), catagen (regressione) e telogen (caduta).
La durata di queste fasi varia in base a fattori genetici e individuali, determinando la lunghezza massima che i nostri capelli possono raggiungere prima di cadere. Normalmente, un cuoio capelluto sano presenta l’80-90% dei suoi capelli in fase anagen, 1-2% in catagen e 10-20% in telogen. Una perdita giornaliera fino a 100 capelli rientra nella norma, soprattutto nei cambi stagionali come autunno e primavera.
Quando preoccuparsi?
Sebbene la caduta dei capelli sia un evento naturale legato al suo ciclo vitale, una perdita eccessiva o il manifestarsi di aree diradate richiedono attenzione. Questi segnali possono essere precursori di alopecia o indicare uno stato di salute generale non ottimale.
È quindi importante consultare un dermatologo per valutare la situazione attraverso esami specifici come il tricogramma.
Le cause principali della caduta dei capelli
Diverse sono le cause che possono portare alla perdita dei capelli. Tra queste troviamo:
- Variazioni ormonali: Le fluttuazioni ormonali legate a eventi come gravidanza, menopausa o l’interruzione della pillola contraccettiva possono influenzare significativamente la salute dei nostri capelli;
- Disfunzioni tiroidee: Anomalie nella funzione tiroidea sono spesso correlate alla perdita dei capelli;
- Alopecia androgenetica: Questa forma comune di calvizie è legata alla sensibilità del follicolo pilifero al DHT (un derivato del testosterone), con una prevalenza maggiore negli uomini ma presente anche nelle donne dopo la menopausa;
- Carenze nutrizionali: Dieta povera o disturbi alimentari come la celiachia possono privare i nostri capelli degli elementi nutritivi essenziali al loro benessere;
- Patologie del cuoio capelluto: Condizioni come dermatite seborroica o psoriasi possono contribuire alla perdita di ciocche;
- Stress: Eventi stressanti possono accelerare la caduta dei capelli sia direttamente sia aggravando condizioni preesistenti come l’alopecia areata.
Rimedi contro la caduta
Affrontare efficacemente il problema richiede innanzitutto una diagnosi accurata delle sue cause sottostanti. A seconda dell’origine del problema si può intervenire con trattamenti farmacologici specifici (come minoxidil o finasteride), integratori nutrizionali per colmare eventuali carenze oppure terapie localizzate quali shampoo o lozioni anticaduta. Anche rimedi naturali basati su oli essenziali possono offrire supporto nel trattamento della problematica.
È importante gestire le aspettative: i risultati non saranno immediati ma visibili solo dopo alcuni mesi dall’inizio del trattamento e consistono principalmente nel fermare ulteriormente la caduta e stimolare la crescita di nuovi filamenti più sottilmente all’inizio.
La cura della propria chioma passa quindi attraverso una comprensione approfondita delle sue dinamiche naturali ed eventualmente un intervento mirato sotto consiglio medico qualora si presentino anomalie significative nella sua normale ricrescita o mantenimento.