Il tema della pensione di vecchiaia è sempre al centro dell’attenzione per molti lavoratori italiani, soprattutto per coloro che si avvicinano all’età del meritato riposo.
Nel 2024, ci saranno delle novità significative che interesseranno in particolare i nati nel 1958. Vediamo insieme quali sono le condizioni e le possibilità offerte dalla normativa vigente.
Un caso emblematico riguarda il settore edile: molti operai come quello citato nell’esempio dell’agenzia si trovano a dover fare i conti con la fatica fisica accumulata negli anni e con la speranza di poter accedere alla pensione quanto prima. Nonostante gli anni di duro lavoro, alcuni requisiti come il numero totale degli anni contributivi possono rappresentare un ostacolo non indifferente all’accesso alle misure agevolate come l’Ape sociale o la quota 41.
Fortunatamente, esistono delle soluzioni pensate proprio per chi ha svolto attività lavorative particolarmente pesanti. Grazie allo stop agli incrementi introdotto nel 2019 per le aspettative di vita sulle pensioni da lavoro gravoso o usurante, alcuni lavoratori possono effettivamente andare in pensione cinque mesi prima rispetto all’età prevista dalla legge ordinaria.
Per i lavoratori nati nel 1958, l’accesso alla pensione di vecchiaia segue delle regole ben precise. È necessario aver raggiunto un’età minima e un numero adeguato di anni di contributi versati. In particolare, chi è nato in questo anno può andare in pensione nel 2025 se ha almeno 20 anni di contributi. Tuttavia, esiste una possibilità per anticipare l’uscita dal mondo del lavoro già nel corso del 2024.
Non tutti i lavoratori nati nel 1958 possono beneficiare della pensione di vecchiaia anticipata. Per farlo, oltre ai già citati 20 anni di contributi, è necessario svolgere determinate mansioni e raggiungere l’età di 66 anni e 7 mesi entro la fine del 2024. Questa opportunità si rivolge quindi a una fascia specifica dei lavoratori che hanno dedicato la loro vita al lavoro in settori considerati gravosi o usuranti.
Per beneficiare dell’anticipo sulla pensione è necessario rientrare nelle categorie protette dal decreto sui lavori gravosi o usuranti. Questa misura permette a chi ha svolto professioni come quella dell’edile ma anche altre attività pesanti (facchini, badanti, gruisti) o rischiose, tra gli altri di godere della possibilità d’anticipare l’uscita dal mondo del lavoro.
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