Il mondo della scuola si trova nuovamente a fare i conti con le incertezze contrattuali che affliggono il personale precario.
Con l’avvicinarsi del mese di luglio, docenti e lavoratori del settore educativo si trovano di fronte alla necessità di presentare la domanda per la NASPI, l’indennità di disoccupazione gestita dall’INPS.
Questa procedura assume un carattere d’urgenza soprattutto per coloro il cui rapporto di lavoro è terminato il 30 giugno 2024.
La tempestività nella presentazione della domanda NASPI riveste un ruolo cruciale. Infatti, l’indennità in questione inizia a decorrere dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto lavorativo, ma solo se la domanda viene inoltrata entro tale termine. In caso contrario, ovvero se la domanda viene presentata superato questo limite temporale ma ancora nei termini legali (68 giorni dalla cessazione), l’indennità avrà decorrenza dal giorno successivo alla presentazione della stessa.
Ciò comporta un rischio concreto di perdere giorni preziosi di indennità.
La NASPI rappresenta una forma di sostegno economico destinata a una vasta categoria di lavoratori subordinati che hanno perso involontariamente il proprio impiego.
Tra questi figurano apprendisti, soci lavoratori delle cooperative legati da un rapporto subordinato con le medesime, personale artistico sotto contratto dipendente e dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni, inclusi gli operai agricoli a tempo indeterminato impiegati da cooperative e loro consorzi.
Per accedere all’indennità NASPI è indispensabile compiere una procedura burocratica che prevede la presentazione formale della domanda all’INPS.
Tale processo può essere effettuato online attraverso il sito dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale (INPS), dove è disponibile anche una versione precompilata della domanda per facilitare gli utenti nel processo. In alternativa, è possibile usufruire dei servizi offerti dal Contact Center INPS chiamando gratuitamente il numero 803 164 da rete fissa o al numero 06 164 164 da rete mobile. Un’altra opzione consiste nel recarsi personalmente presso gli uffici dei Patronati che offrono assistenza nella compilazione e nell’inoltro delle pratiche.
L’approssimarsi della scadenza rende imperativo per i precari della scuola agire con sollecitudine al fine di salvaguardare i propri diritti economici derivanti dalla cessazione del rapporto lavorativo.
La mancata o tardiva presentazione potrebbe tradursi in perdite economiche non indifferenti per i soggetti interessati.
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