Milano, conosciuta principalmente per il Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele II e il Teatro alla Scala, nasconde angoli meno noti ma ricchi di storia e fascino.
In questo articolo vi porteremo alla scoperta di alcuni luoghi insoliti della metropoli lombarda che meritano una visita.
Queste meraviglie meno note rendono Milano una città dalle mille sfaccettature pronte a essere scoperte dai visitatori più curiosi o dagli stessi milanesi desiderosi di riscoprire la loro città sotto nuove lucI
Le case di ringhiera rappresentano una tipologia abitativa molto diffusa a Milano nei primi anni del Novecento. Queste strutture erano destinate alla classe operaia e sono caratterizzate da balconi comuni che si affacciano su cortili interni. Un esempio emblematico è il Cortile degli Artisti in Alzaia Naviglio Grande, dove l’architettura popolare si fonde con la creatività degli artisti che oggi lo abitano. Altro luogo degno di nota è il Borgo dei Formaggiai in Corso San Gottardo, un tempo cuore pulsante della produzione casearia milanese.
Nel quartiere operaio di Via Lincoln, noto anche come quartiere arcobaleno per le sue villette color pastello, si respira un’atmosfera quasi fiabesca. Fondato nel 1889 dalla Società Edificatrice di Abitazioni Operaie per ospitare i lavoratori delle ferrovie, questo angolo di Milano rimane uno dei segreti meglio custoditi della città. Passeggiando tra le sue vie tranquille e verdi, sembra quasi di essere in un piccolo borgo lontano dal caos urbano.
Milano vanta numerosi esempi dell’elegante stile Liberty italiano, movimento artistico florido a cavallo tra XIX e XX secolo. Casa Galimberti stupisce con le sue maioliche dipinte mentre Palazzo Castiglioni incanta come manifesto del Liberty milanese. Non meno interessanti sono Villa Invernizzi con i suoi famosi fenicotteri rosa e Casa Berri-Mergalli dove lo stile Liberty incontra elementi gotici.
La chiesa di San Bernardino alle Ossa è uno dei luoghi più singolari e misteriosamente affascinanti di Milano. Conosciuta soprattutto per il suo ossario ricoperto da teschi e ossa umane disposte artisticamente sulle pareti, questa chiesa racconta storie antiche legate al cimitero dell’ospedale del Brolo adiacente. La leggenda narra che la notte del 2 novembre gli scheletri prendono vita in una macabra danza dei morty.
Il Borgo di Gorla offre scorci romantici lungo le rive del Naviglio della Martesana, progettato nientemeno che da Leonardo da Vinci su commissione de Ludovico il Moro nel XV secolo. Quest’area era considerata dai milanesi dell’Ottocento come una sorta di campagna urbana grazie ai suoi paesaggi bucolici punteggiati da ville ottocentesche e antichi mulini d’acqua.
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