Se sulla pagella di tuo figlio c’è questo voto a fine anno rischia veramente moltissimo, andiamo a scoprire insieme di cosa si tratta.
La scuola italiana sta per vivere una significativa trasformazione con l’introduzione di una nuova riforma scolastica, la quale attende solamente l’approvazione definitiva della Camera per diventare operativa.
Tra le varie modifiche previste, spicca particolarmente la questione del voto in condotta, un aspetto che ha sempre rivestito un ruolo cruciale nella valutazione dello studente. La riforma propone cambiamenti importanti riguardo a come il comportamento degli alunni verrà valutato e quali conseguenze avrà sul loro percorso scolastico.
Aggressioni verso il personale scolastico: nuove sanzioni
Un punto saliente della riforma è rappresentato dalle nuove disposizioni relative alle aggressioni nei confronti dei professori e del personale scolastico. Considerati pubblici ufficiali, gli attacchi nei loro confronti non solo costituiscono reato ma, con l’attuazione della nuova legge, saranno soggetti a sanzioni economiche considerevolmente più severe.
Le multe potranno arrivare fino a 10 mila euro, una cifra che pone interrogativi su chi sarà effettivamente a doverla sostenere nel caso di studenti minorenni o senza redditi propri.
Il ritorno al giudizio sintetico e le novità sul voto di condotta
La riforma segna il ritorno al giudizio sintetico nella scuola primaria e introduce modifiche significative anche per quanto riguarda il voto in condotta nelle scuole secondarie di primo grado (medie) e secondarie di secondo grado (superiori).
Il voto sarà espresso in decimi e dovrà riflettere l’andamento comportamentale dello studente durante tutto l’anno scolastico anziché essere limitato ai singoli quadrimestri. Questo cambiamento sottolinea l’intenzione di dare maggiore peso alla continuità del comportamento nell’arco dell’intero anno.
Conseguenze del 5 in condotta
Una delle novità più discusse è la regola secondo cui uno studente che riceve un voto pari a 5 in condotta verrà bocciato. Tale misura si applicherà nei casi di mancanze disciplinari gravi e reiterate o violazioni del regolamento d’istituto.
Questo approccio mira a responsabilizzare maggiormente gli studenti rispetto alle loro azioni all’interno dell’ambiente scolastico, evidenziando come un comportamento non adeguato possa avere ripercussioni concrete sul proprio percorso educativo.
Attività riparatorie ed Educazione Civica
Per i voti inferiori al 6 in condotta durante le valutazioni periodiche, è previsto il coinvolgimento degli studenti in attività di cittadinanza attiva e solidale. Questo tipo di intervento vuole offrire agli alunni la possibilità di riflettere sui propri comportamenti attraverso azioni concrete che apportino un beneficio alla comunità.
Inoltre, nel caso delle secondarie superiori, un 6 in condotta genererà un debito formativo specificamente nell’ambito dell’educazione civica da recuperare prima dell’inizio dell’anno successivo.
Impatto sul credito scolastico ed esame di Maturità
Il comportamento avrà anche un impatto diretto sui crediti necessari per accedere all’esame di maturità: solo con un voto pari a 9 sarà possibile ottenere il punteggio massimo nella fascia attribuita dal credito scolastico relativo al comportamento. Ciò sottolinea ulteriormente quanto sia importante mantenere standard elevati non solo sotto l’aspetto accademico ma anche comportamentale.
La gestione delle sospensioni
Infine, la riforma introduce nuove modalità gestionali delle sospensioni: brevi periodi fino a due giorni prevedono il coinvolgimento dello studente in attività riflessive legate agli insegnamenti ricevuti; sospensionI oltre i due giorni richiederanno invece lo svolgimento da parte dello studente di attività legate alla cittadinanza solidale.
Queste modifiche delineano una visione della disciplina scolastica che va oltre la semplice punizione; si cerca piuttosto di indirizzare lo studente verso percorsi costruttivi che possano favorire una sua crescita personale ed etica all’interno della società.