Molti si chiedono perché, nonostante seguano una dieta ipocalorica, non riescono a perdere peso. Questo interrogativo nasce dall’osservazione che, dopo un iniziale successo nel dimagrimento, molti tendono a stabilizzarsi o addirittura a riprendere peso.
Un dato allarmante emerge dalla letteratura scientifica: oltre il 90% delle persone che intraprendono una dieta fallisce nel mantenere i risultati ottenuti, finendo per ingrassare ancora di più.
Questo fenomeno ha portato alcuni esperti del settore sanitario a interrogarsi sull’efficacia delle diete come strumento di perdita peso.
Le cause del fallimento delle diete
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il mancato successo delle diete non è imputabile né all’alterazione del microbiota intestinale né all’insulino resistenza causata da carboidrati o zuccheri.
Anche fattori fisiologici o ormonali sembrano giocare un ruolo marginale in questo contesto. Il vero nodo del problema risiede nella consapevolezza – o meglio, nella mancanza di essa – riguardo ciò che effettivamente si mangia. Studi hanno dimostrato che le persone tendono a sottostimare fino al 50% le calorie consumate quotidianamente.
Perché le diete funzionano all’inizio?
Le strategie dietetiche comunemente adottate mirano implicitamente al miglioramento dell’introito calorico attraverso regole specifiche come mangiare solo ad alcuni orari della giornata, dissociare gli alimenti o eliminare intere categorie nutrizionali.
Queste restrizioni portano inizialmente a una riduzione dell’apporto calorico e quindi alla perdita dei primi chilogrammi. Tuttavia, questo processo si arresta quando l’individuo raggiunge il proprio set point genetico.
La percezione errata dell’introduzione calorica
Il principale ostacolo alla perdita continua di peso è la percezione errata dell’introduzione calorica da parte degli individui che seguono la dieta. Spesso ci si dimentica degli spuntini consumati fuori pasto o si tende ad abbondare con le porzioni perché “tanto è cibo sano”.
Inoltre, la distrazione durante i pasti (per esempio guardando la TV) contribuisce alla mancanza di consapevolezza su quanto e come velocemente stiamo mangiando.
Strategie per superare lo stallo
Per superare questa impasse è fondamentale concentrarsi sul cibo durante i pasti e prendersi il tempo necessario per mangiare lentamente, permettendo agli ormoni intestinali di segnalare al cervello un adeguato senso di sazietà.
È altresì importante definire chiaramente quali alimenti e porzioni sono permessi nella propria dieta senza affidarsi all’autoregolazione intuitiva se ci si trova in uno stato di sovrappeso.
Creazione di un deficit calorico sostenibile
Un altro aspetto cruciale per il successo della dieta è creare un deficit calorico realistico e sostenibile nel tempo senza cadere nell’eccessiva restrizione che potrebbe rivelarsi controproducente nel lungo periodo. È essenziale basarsi su un fabbisogno calorico personalizzato per evitare strategie dietetiche insostenibili che portino inevitabilmente al fallimento dei propri obiettivi.
In sintesi, la chiave per una perdita peso efficace e duratura risiede nella consapevolezza alimentare: conoscere realmente cosa e quanto si mangia permette infatti di navigare con successo attraverso la complessità delle scelte dietetiche quotidiane senza cadere nelle trappole comuni imposte dalle restrizioni estreme o dalle percezioni errate del proprio regime alimentar