Occhio alle ultime novità! Finalmente è possibile scaricare anche questa voce dal modello 730: ecco di quale si tratta.
Buone notizie per molti contribuenti che attraverso la dichiarazione dei redditi potranno recuperare parecchi soldi. Ma come è possibile? Scopriamolo assieme!
Tasse, bollette, appuntamenti di lavoro e chi più ne ha più ne metta. Sono davvero tante le cose da fare che non stupisce il fatto che possa capitare a tutti quanti di non riuscire ad adempiere a qualche dovere. Tra quest’ultimi annoveriamo la dichiarazione dei redditi che deve essere presentata ogni anno da tutti i contribuenti.
In questo modo è possibile comunicare all’Agenzia delle Entrate le proprie entrate e determinare l’effettivo ammontare delle imposte da pagare. Nel caso in cui si sia versato più del dovuto, invece, si avrà diritto ad un rimborso. Proprio soffermandosi su quest’ultimo aspetto, a rivestire un ruolo importantissimo sono le detrazioni.
Grazie alle detrazioni è possibile sottrarre dal valore lordo delle imposte alcune delle spese sostenute nel corso dell’anno passato. In questo modo, quindi, è possibile pagare meno tasse e, in alcuni casi, beneficiare addirittura di un rimborso. Diverse, dovete sapere, sono le voci che è possibile portare in detrazione.
Ne sono un chiaro esempio le spese sanitarie, quelle veterinarie, gli interessi sul mutuo, bonus edilizi e tanti altri ancora. Tra le voci che destano particolare interesse si annoverano le spese per l’istruzione dei figli. Entrando nei dettagli, i genitori con figli a carico hanno diritto ad ottenere un rimborso Irpef del 19% sulle spese scolastiche. Il tutto fermo restando un limite massimo pari a 800 euro per ogni studente.
Ma cosa si intende con il termine spese scolastiche? Ebbene, in tale categoria rientrano le tasse di iscrizione, le gite, le eventuali erogazioni liberali, la mensa, il pre e il post scuola. Ma non solo, si annoverano anche i costi per l’eventuale frequenza di corsi extracurricolari. Quest’ultimi, per essere portati in detrazione, devono rispettare determinati requisiti. Ad esempio devo essere svolti senza alcun obbligo di frequenza e al di fuori del normale orario scolastico.
In particolare, se tali voci sono pagate direttamente all’istituto scolastico non è necessario presentare la copia della delibera scolastica attraverso la quale sono stati autorizzati i versamenti. Se la spesa per beneficiare del servizio scolastico integrativo viene pagata presso soggetti terzi, invece, bisogna conservare la copia con la delibera scolastica che ha autorizzato i versamenti. Per ulteriori chiarimenti in merito, comunque, vi invitiamo a leggere le istruzioni fornite sul sito dall’Agenzia delle Entrate o consultare un Caf.
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