Spunta un bonus da migliaia di euro da richiedere subito. Sono diverse le regioni ammesse: cosa bisogna sapere e come accedere al sussidio.
Uno degli obiettivi dell’attuale governo era quello di dire addio agli incentivi ed alla politica assistenzialista. Eppure oggi più che mai è necessario stare al fianco dei cittadini, visto che il costo della vita è sempre più alto mentre gli stipendi restano più bassi.
Inoltre abbiamo alcune aeree del nostro Paese che faticano a stare al passo con i tempi. Questo ha portato a fenomeni come la migrazione, con italiani del sud Italia che negli anni hanno deciso di trasferirsi al Nord alla ricerca di lavoro e fortuna.
Proprio per evitare tutto ciò, il Governo anche quest’anno ha deciso di rinnovare i contributi a fondo perduto “Resto al Sud”. Ad oggi questi fondi sono strutturali e questo vorrà dire che ogni anno è possibile accedere ovviamente rispettando le condizioni previste senza il bisogno di accedere a proroghe o bandi.
La misura esordì in Italia con il Decreto Legge 91 del 20 giugno 2017. Dopo sette anni è ancora possibile accedere a questi contributi a fondo perduto, sostenendo startup e attività da libero professionista al Sud Italia. Andiamo quindi a vedere come accedere ai fondi.
Resto al Sud 2024, come abbiamo visto rappresenta un’opportunità significativa per coloro che desiderano avviare o sviluppare attività imprenditoriali o professionali nelle regioni meridionali e in altre zone specifiche dell’Italia. Il programma offre contributi a fondo perduto che possono coprire fino al 100% delle spese ammissibili. Per le società composte da quattro soci, il finanziamento massimo può arrivare fino a 200.000 euro. Mentre per le imprese esercitate in forma individuale il limite è di 60.000 euro.
È importante sottolineare che Resto al Sud mira a sostenere la nascita e lo sviluppo di attività imprenditoriali in regioni specifiche e in aree colpite da calamità naturali. Le agevolazioni offerte da Resto al Sud includono un contributo a fondo perduto che copre il 50% delle spese ammissibili, mentre il restante 50% può essere finanziato attraverso un prestito garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. È fondamentale notare che gli interessi sul finanziamento bancario sono interamente a carico di Invitalia.
Le attività finanziabili tramite Resto al Sud includono settori come industria, artigianato, turismo, commercio e servizi alle imprese e alle persone. Tuttavia dal programma sono escluse le attività agricole. È inoltre possibile utilizzare i fondi per spese quali ristrutturazioni immobiliari, acquisto di macchinari e attrezzature. Per poter accedere ai contributi a fondo perduto di Resto al Sud è necessario soddisfare determinati requisiti. Tra questi troviamo l’avere un’età compresa tra i 18 ed i 55 anni e non essere già titolari di altre attività d’impresa.
Le regioni che potranno accedere al bonus sono: Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Quest’anno il bonus sarà erogato anche alle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche ed Umbria), ma anche isole minore marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
Per presentare domanda per i finanziamenti Resto al Sud, è necessario registrarsi sul sito di Invitalia e compilare la domanda online, allegando il business plan e la documentazione richiesta. Una volta presentata la domanda, è possibile essere convocati per un colloquio con esperti di Invitalia per discutere il piano di impresa in dettaglio.
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