Incredibile opportunità disposta per le famiglie fragili, arriva una corsia preferenziale per il lavoro. Così potete ottenere una nuova possibilità.
Lo Stato offre delle disposizioni per aiutare chi ne ha necessità con delle possibilità stavolta nel mondo delle professioni. L’Italia non sta attraversando un buon periodo, sotto diversi punti di vista, e proprio per questo appare necessaria un’inversione di rotta alla ricerca di soluzioni per arrivare a fine mese nel modo più tranquillo possibile. Oggi ci occupiamo di famiglie fragili che rischiano a volte di essere travolte da circostanze sfavorevoli che si sommano alle necessità di chiunque.
Insomma, sono molti quelli che potrebbero beneficiare di questa opportunità, pronti a trovare una nuova professione. C’è però da dire che diventa fondamentale, in questo senso, anche effettuare le domande nel modo giusto evitando superficialità che potrebbe portare a qualche incomprensione in grado di farci perdere questa possibilità. Ma andiamo ad approfondire tutto più da vicino, con lo Stato che sta pensando una soluzione un po’ per tutti.
Le famiglie fragili si trovano, ora, di fronte a una corsia preferenziale per il lavoro che potrebbe permettere di trovarsi di fronte a una qualità della vita decisamente superiore. Sono state lanciate le regole per i concorsi pubblici per persone con disabilità. Questi prevedono una serie di vantaggi per agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro. Tra le agevolazioni ci sono l’assistenza ai disabili durante le prove, l’esonero dalla preselettiva, titoli di preferenza per le graduatorie, quote di riserva e priorità nella scelta della sede.
Partiamo però dall’assistenza durante le prove d’esame. Se la persona disabile ne ha necessità deve fare una comunicazione all’ente banditore, andando a indicare l’ausilio e il sussidio necessari durante la prova. Alla prova preselettiva, invece, vengono esonerate le persone con un’invalidità uguale o superiore all’80%.
In caso di parità in graduatoria entreranno in scena i titoli di preferenza. C’è poi da valutare anche quali sono le quote di riserva che sono del 7% per le aziende con più di 50 dipendenti; 2 lavoratori per quelle tra i 36 e i 50 dipendenti, 1 lavoratore tra i 15 e i 35. Le categorie protette vengono divise in disabili e altre categorie e anche in questo senso vengono fatte ulteriori differenziazioni per un aiuto che si potrebbe rivelare fondamentale per alcuni che sono in una situazione di maggiore fragilità.
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