Perché cadono i capelli in primavera? Non c’è nulla da temere: il processo è naturale, ecco il motivo per cui avviene.
Quando arriva la primavera capita di accorgersi che c’è in atto una caduta dei capelli che non verificava prima. Questo fenomeno colpisce sia donne che uomini in egual misura ed è del tutto normale, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Si tratta di quella che viene chiamata “caduta stagionale” e si verifica in genere due volte all’anno, non solo in primavera, ma anche in autunno.
Generalmente, ci si accorge di perdere i capelli quando si fa lo shampoo e rimangono tra le mani in misura maggiore rispetto a quanto capita di solito. La caduta stagionale dei capelli avviene nei mesi di aprile e maggio e poi in autunno da settembre a novembre. Trattandosi di un evento normale non deve allarmare e non c’è da correre ai ripari. Nessun problema alla base, solo un naturale processo di rinnovamento e c’è un motivo ben preciso per cui questo accade. Il fatto è stato ampiamente studiato e gli esperti hanno identificato le cause e l’origine di questo fenomeno. Si può distinguere la caduta stagionale dei capelli da quella anomala e patologica già dal fatto che la seconda si verifica indipendentemente dal periodo dell’anno.
I capelli che cadono durante il periodo primaverile sono quelli cosiddetti in fase telogen. Si parla infatti di telogen effluvio stagionale e riguarda i capelli che hanno concluso il loro ciclo vitale, che sono quindi giunti alla fine della ricrescita. I follicoli li sostituiscono con nuovi capelli. Le vere e proprie cause alla base della caduta stagionale dei capelli non sono state ancora del tutto chiarite dalla scienza.
Ci sono però ipotesi al vaglio e sono state individuate delle cause di origine. Alcuni studiosi fanno corrispondere la caduta dei capelli con la muta del pelo dei mammiferi mettendo in correlazione i due fenomeni. Altri, invece, legano il fatto al cambiamento tra le ore di sole e di buio che si verificano appunto nelle stagioni di mezzo. Per quanto riguarda la caduta primaverile, si fa coincidere con il mutamento dopo la vasocostizione del cuoio capelluto dovuta al freddo che si è svolta durante l’inverno.
Nel caso della caduta autunnale, invece, dipende dal cambio di temperatura che avviene dopo che il sole preso in testa nei mesi estivi ha causato un accumulo di radicali liberi e un conseguente danneggiamento dei bulbi piliferi. In ogni caso si tratta di un ricambio fisiologico, un evento del tutto naturale e si pensa che andando via i capelli vecchi o fragili si dia spazio a quelli nuovi e forti, che iniziano il loro ciclo vitale. La corrispondenza è anche con l’inizio di una nuova fase della vita determinata dalle condizioni metereologiche che mutano e che nelle stagioni di mezzo segnano il passo in modo più netto. È quindi un segno del corpo che si rinnova.
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